“Anche il ministro riconosce l’importanza dei voucher semplificati in agricoltura per disoccupati e studenti per sopperire alla mancanza di manodopera nei campi a causa dell’emergenza Covid-19. E’ una apertura importante ed autorevole, che arriva a settimane dalle prime richieste mie e del Tavolo Verde per l’agricoltura. Ma ora bisogna correre, perché il rischio è di arrivare troppo tardi per la stagione agricola”.
L’assessore all’agricoltura della Regione Veneto, Giuseppe Pan, plaude alle dichiarazioni odierne del Ministro per le politiche agricole Maria Teresa Bellanova, relative alla ‘semplificazione dell’utilizzo di voucher in agricoltura per studenti e disoccupati, prevedendo anche la possibilità del cumulo del reddito di cittadinanza e della retribuzione’.
“E’ quanto la Regione Veneto, insieme alle categorie del mondo agricolo – dichiara Pan – vanno sostenendo sin dall’inizio di questa crisi sanitaria che ha chiuso le frontiere e allontanato da serre, vigneti e campi i lavoratori stagionali dell’Est europeo che tradizionalmente garantivano la raccolta di fragole, asparagi, primizie di stagione, la potatura delle viti e la preparazione di frutteti e colture orticole estive. Tutti sappiamo che potare e raccogliere non sono mestieri che si possono improvvisare, arruolando chiunque”.
“I voucher esistenti per retribuire i lavoratori occasionali sono di difficile, anzi di improbabile, utilizzo nei lavori agricoli – aggiunge Pan – Al tavolo dalle Regioni abbiamo spiegato ripetutamente al Governo che le procedure per istruire un voucher sono troppo complesse in agricoltura. Le aziende del primario, soprattutto le medio-piccole, chiedono che, almeno in questa fase di emergenza, si possano semplificare le procedure per favorire il lavoro regolare, in piena tracciabilità, superando quei limiti che attualmente scoraggiano o addirittura impediscono l’utilizzo dei voucher. Lo chiedono le imprese, ma anche le tante persone – studenti, lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, pensionati – che in questi mesi hanno davvero bisogno di integrare il reddito. Come dimostrano gli accessi quotidiani al servizio online Incontralavoro Agricoltura creato dalla Regione con Veneto Lavoro, associazioni del primario e parti sociali”.