La prima domanda è scontata, è quella che si fanno tutti: per chi è questa macchina? Un van otto posti di derivazione commerciale, a chi può mai servire? Adesso che ci siamo fatti la domanda, proviamo a salire a bordo e facciamo la conoscenza con questa vettura. Altezza da terra non impossibile ( massimo fissato a 190 cm, così da poter entrare in tutti i parcheggi coperti delle città) è quella di un Suv, con tutti i vantaggi del caso dati da un controllo della strada che conforta; plancia e quadro comandi molto chiari ed intuitivi spazio interno e sopra la testa adeguato; abitacolo pieno di luce.
L’idea del van commerciale è già scomparsa. Poi, basta iniziare a far muovere la Spacetourer. Inserendo la retromarcia il visore in plancia ci dà una perfetta raffigurazione dello spazio che abbiamo sul posteriore, gli ingombri laterali ed i punti di possibile contatto. Il passaggio dalla marcia indietro alla marcia avanti è semplice e veloce, una comoda rotazione della ghiera, senza allontanare troppo la mano dal volante, e questa Citroen inizia a divorare la strada. Il motore, un 2 litri diesel da 180 cavalli, 144 grammi/km di emissioni, non si fa sentire; l’accelerazione è potente; l’elasticità del motore toglie preoccupazione ed ansia nel traffico intenso della città; i sedici sistemi di assistenza alla guida (dall’angolo cieco al supporto in partenza in salita) e persino lo start-and-stop riescono a diventare una piacevole consuetudine su cui misurare le proprie capacità di reazione.
In autostrada la guida è leggera e mai stancante, l’unico rischio è quello di non prestare troppa attenzione agli allarmi del Connect Nav, lasciarsi prendere la mano e scavallare senza accorgersene i limiti di velocità. Stabile e ben attaccata al terreno macina chilometri senza affaticare chi guida a chi si gode le tre comode fila di sedili. Ehi, ma così è una vettura da Ncc…ok, usciamo dall’autostrada ed affrontiamo una strada fatta per dare il piacere di guidare. Entriamo ed usciamo dal Chianti classico, salendo e scendendo la collina attorno a Greve. Se fino ad adesso non avete prestato molta attenzione alle palette del cambio posizionate dietro al volante, beh…adesso è il caso di iniziare ad impratichirsi un po’. Perché con quelle palette, anticipando la risposta – di per sé già molto reattiva del nuovo ed efficientissimo cambio EAT a 8 rapporti – la guida può diventare davvero divertente: lo Spacetourer entra nelle curve con precisione e decisione, le sospensioni indipendenti sulle quattro ruote mantengono sempre la vettura ancorata a terra, e la lunghezza non si fa sentire. Si entra e si esce da un tornante in un soffio. Rollio a zero, per il massimo comfort dei passeggeri. Ripresa immediata nei tornanti in salita, ottimo il raggio di sterzata, grande sensazione di sicurezza nei tratti in discesa.
Per chi guida il divertimento è assicurato. Quindi, per chi è questa macchina? A parte che le definizioni finiscono sempre per risultare sempre strette, lo Spacetourer va bene a chi professionalmente deve condurre passeggeri in comodità, ma anche a famiglie – non necessariamente numerose, del resto dove trovarle? – e non come veicolo ricreativo, ma come valida soluzione per una vettura di tutti i giorni, ideale per portare i ragazzi a scuola e poi in palestra, infilandoci in mezzo lo shopping o le borse del lavoro. Senza rinunciare, quando serve, a quella brillantezza ideale per districarsi al meglio nel traffico.