Cheese Connoissuer, la bibbia del formaggio statunitense, ha scelto il volto giovane del delfino di casa Carpenedo. Un riconoscimento importante non solo, per l’azienda di Camalò di Povegliano nell’alta marca trevigiana ma, generalizzando, per l’intero comparto produttivo lattiero-caseario e agroalimentare italiano.
La famiglia Carpenedo inizia la sua attività di affinamento dei formaggi nel 1976, un’epoca nella quale il mondo del formaggio si poteva considerare sostanzialmente legato alle grandi DOP e la qualità era dettata dalle lunghe stagionature dei formaggi di alta montagna. L’affinamento come si conosce oggi non era nemmeno considerato possibile da molti produttori. Antonio Carpenedo, partendo da un’antica tradizione contadina del Montello trevigiano, iniziò a produrre i primi formaggi ubriachi di Raboso. Ancora oggi, il nome Ubriaco®, è un marchio registrato della famiglia di Camalò.
I “drunk cheese”, come vengono definiti oltreoceano, sono oggi una delle realtà di consumo dei formaggi creativi, tra le più interessanti. Il Blu 61 è diventato un prodotto iconico, presente nelle migliori gastronomie e nei ristoranti più prestigiosi d’America e del mondo. Lisa White nel suo articolo ribadisce il grande lavoro svolto da Alessandro in America per dare una dimensione internazionale alla sua azienda. Dall’articolo emerge il grande impegno del giovane imprenditore trevigiano nel promuovere le idee creative del padre e, soprattutto, l’entusiasmo nel vendere emozioni più che formaggi. Il primo formaggio venduto in America nel 1999 rimane, ancor oggi, il momento più intenso nella memoria di Alessandro.
Dalle parole di Alessandro emerge la peculiarità e la propensione creativa gastronomica dell’idea di stagionatura e di affinamento portata avanti da Antonio Carpenedo sin dagli anni Settanta ed oggi dai figli, oltre ad Alessandro, Ernesto e Stefania. Una lunga storia d’amore suggellata da Antonio e Giuseppina che si è concretizzata in uno dei prodotti iconici dell’agroalimentare italiano, il Blu 61. Una storia di famiglia che, grazie al grande lavoro di Alessandro a livello internazionale, ha raggiunto circa 30 paesi nel mondo.
Alessandro Carpenedo è uno dei rari produttori italiani ad assicurarsi la copertina di Cheese Connoisseur, l’iconica rivista americana del formaggio internazionale. Un traguardo prestigioso che lo consolida nell’olimpo della comunità mondiale casearia.