(di Enzo Russo) E’ nata la prima piattaforma telefonica per la vendita del vino via telefono, sms, whats-up e social media. Francesco Fangati (nella foto) e Andrea Giacobetti sono i titolari della società T-Wine, hanno un percorso professionale distante ma uniti dalla passione e dalla conoscenza del vino italiano e delle cantine del nostro Paese. Andrea è partner di una importante società di consulenza e Francesco è attivo da 12 anni nelle vendite retail e all’ ingrosso di vino. Con la pandemia la vita ed i comportamenti delle persone sono profondamente cambiati, non solo nella vita sociale e frequentazioni ma anche nei consumi. Una buona parte delle persone ha cambiato abitudini, acquistano e ordinano da casa.
Sono un ricordo gli incontri conviviali, gli inviti a casa di parenti ed amici. E di conseguenza c’è stata una forte crescita di acquisti consegnati a domicilio che ben rappresentano il momento che stiamo vivendo. Il mondo del vino , in particolare, con la chiusura totale dei bar, ristoranti, alberghi è stato stravolto ed è stato costretto a trovare nuovi sbocchi commerciali.
Tutte le cantine sognano di arrivare direttamente al consumatore finale, di costruire una relazione calda e affettuosa, di creare un rapporto di fidelizzazione con chi beve e conosce ed apprezza il vino, quello di qualità, che non si trova nella GDO. Troppo spesso il produttore non è in grado di comunicare i valori e la storia che fondano e mantengono in vita la propria cantina. Soltanto attraverso un contatto diretto, vocale e non scritto il cliente viene a conoscenza della qualità del prodotto, del lavoro e della storia che c’è dietro una bottiglia di vino acquistata. Proprio oggi che le relazioni personali ed i rapporti sono sospesi e lontani, la vendita telefonica acquista nuovo valore che si colloca perfettamente nel momento che stiamo vivendo. “Naturalmente non abbiamo inventato nulla – dice Fangati – negli anni 60 le vendite telefoniche erano molto diffuse, poi con l’ avvento della distribuzione organizzata, internet e lo sviluppo dei punti vendita retail specializzati sono state progressivamente abbandonate . Cosi come per il settore abbigliamento torna PostaMarket, cosi per il vino nasce la piattaforma T – wine”.
«Con la piattaforma – aggiunge Giacobetti – si passa da una modalità pull ad una push. Il cliente non decide l’ acquisto del vino ed individua il canale o il prezzo più consono, ma viene raggiunto da una sollecitazione all’acquisto emotiva ed amichevole e decidere in totale sicurezza e comodità. Quindi senza nessun bisogno di computer, carta di credito, bonifico, assegni pin o password, il cliente acquista semplicemente comunicando via telefono il proprio nome e indirizzo e l’ orario preferito per la consegna. Il pagamento avviene in contanti alla consegna.
Twine vuole diventare la struttura commerciale di riferimento di vini di qualità per la clientela privata delle cantine che intendono avvalersi della piattaforma telefonica gestendo e sviluppando il portafoglio clienti. Un elemento qualificante del progetto è rappresentato dal fatto che la telefonata viene preceduta dal’ invio di un messaggio sms o whatsup che preannuncia il contatto e la promozione della cantina. In questo modo la telefonata non arriva “a freddo” . Siamo felici che il progetto sia stato ben accolto da molte cantine per come la piattaforma intende sviluppare le vendite con il nuovo canale commerciale».