(di Bernardo Pasquali). Pitti Taste 2025 è diventata maggiorenne. L’edizione che si terrà alla Fortezza da Basso a Firenze dall’8 al 10 febbraio, infatti, raggiunge il suo 18° anno e lo fa inanellando una serie continua di successi, sia di pubblico ma, soprattutto, di giro d’affari con i buyers internazionali. Taste è diventato un vero e proprio club tra i migliori interpreti della produzione alimentare italiana. Tutti vogliono esserci, non tutti possono esserci. E’ questa, in definitiva, l’essenza di questo appuntamento di successo.

Lo ammette anche Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti, che esprime la grande energia che Taste sprigiona ogni anno nell’atmosfera fiorentina. “Taste è energia vibrante che trascina ogni anno migliaia di professionisti del food provenienti da tutto il mondo. Ciò che ci rende più orgogliosi è il fatto di aver creato un sistema dove, ogni produttore che ne fa parte, diventa lui stesso ambasciatore e protagonista di questo incredibile evento fieristico. La nostra forza è il loro entusiasmo e la consapevolezza di far parte di un circuito virtuoso, dove gli interpreti si parlano, confrontano e crescono insieme”.

Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti

750 aziende presenti e 150 new entry

Il passaggio dalla Leopolda, la storica sede dove il gastronauta Davide Paolini aveva originato Taste, alla Fortezza da Basso, ha permesso alla manifestazione di crescere e di permettere di diventare ancora più rappresentativa. In molti non hanno condiviso questa scelta, personalmente credo che la Leopolda fosse diventata un pò stretta per rappresentare veramente l’escalation qualitativa dell’alimentare di qualità italiano. Più che altro, ci si chiede ogni anno se, il numero dele aziende, continuerà a crescere oppure dovrà trovare un limite. 150 nuove produttori quest’anno avvalorano il successo di Pitti Taste ma, allo stesso tempo, genera ulteriore frammentazione.

Quest’anno, in. particolare, Il difficile compito dell’organizzazione e del suo Direttore Generale, Agostino Poletto, sarà quella di mantenere sempre alto e competitivo il livello di qualità delle aziende selezionate. Chi l’avrebbe mai detto diciotto anni fa! “ll nostro difficile compito è quello di mantenere alto il livello di interesse e la centralità dei valori del food & design. Il tema individuato per il 2025 sarà l’astrologia…o meglio ancora, il cielo stellato e le sue costellazioni. Ogni azienda è una stella che brilla nel cielo dell’alimentare ma insieme costituiscono una costellazione di eccellenze che illuminano la nostra economia”.

Pitti Taste 2025 sempre più internazionale

La diciottesima edizione sarà il consolidamento della maggiore età di questo evento che riporta in primo piano la centralità della cucina italiana, la creatività dei suoi produttori e la riserva unica di materie prime di alta qualità. Lo farà soprattutto in un’ottica sempre più delineata di internazionalizzazione.

“Vista dal di dentro – afferma Agostino Poletto – questa manifestazione evidenzia tutto lo stato di buona salute che il settore alimentare, food, sta vivendo negli ultimi anni. Per noi di Pitti è l’evento che non risente di crisi o rallentamenti. Lo vediamo dal fermento degli ingressi delle nuove realtà e soprattutto dalle continue numerose richieste che ci arrivano ogni anno. La collaborazione con l’Istituto Commerciale Estero (ICE) che garantisce il coinvolgimento dei buyers mondiali più influenti si fortifica ogni anno e ci permette di dare grandi opportunità alle aziende partecipanti. Questa dimensione internazionale è la seconda vita di Taste”.

l’ingresso di Pitti Taste alla Fortezza da Basso

Pitti Taste Talk tra Vini Eroici, Astrologia e l’alta Ristorazione nel ring di Davide Paolini

Come ogni anno uno spazio importante viene lasciato alle iniziative collaterali che offrono sempre spunti molti interessanti per gli operatori del settore. “Quest’anno, per la prima volta – afferma Poletto – riserveremo uno spazio ai territori dove si producono vini eroici. Una testimonianza del binomio talvolta crudo e affascinante tra l’uomo e l’asprezza della terra. molto interessanti e opportuni, visto il cambiamento repentino dei parametri economico-finanziari nel mercato globale e la rivoluzione, nonché l’impatto che le nuove generazioni stano avendo su alcuni capisaldi che governano l’elite ristorati mondiale.

Tra questi in particolare, ne segnalo due di grande attualità:
Domenica 9 ore 11.30, @UniCredit Taste Arena, Padiglione delle Ghiaia, I fondi d’investimento aiutano la crescita di piccole e medie imprese alimentari? Con Cristiano Savini, Savini Tartufi; Professoressa Giovanna Dossena, chairman AVM; Francesco Sanapo, founder & ceo Ditta Artigianale.

Lunedì ore 12.00, @UniCredit Taste Arena, Padiglione delle Ghiaia, La stella Michelin: quale rapporto costo-benefici crea in un ristorante?
Con Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini, chef-patron del Giglio di Lucca; Giacomo Devoto, chef patron della Locanda dei Banchieri di Fosdinovo; Marco Stabile, chef de L’Ora d’ Aria; Raffaele Alajmo, Le Calandre, gruppo le Calandre; Filippo Di Bartola, Ristorante Filippo di Pietrasanta.

Non dimentichiamoci che è tutta la città di Firenze in fermento nel prossimo fine settimana. Tantissimi gli eventi Fuori di Taste, noi vi segnaliamo questi due:

Venerdì 7 febbraio dalle 18:00, sarà possibile entrare nel cuore di Pieve di Campoli, l’azienda agricola dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero, attraverso un’installazione video- immersiva ospitata nell’ex Chiesa di Santo Stefano al Ponte. Sempre venerdì, Riso Vignola 1880 e Borgo Santo Pietro celebrano la filosofia “dalla terra al piatto” attraverso le meraviglie creative di Chef Ariel Hagen nell’accogliente e cosmopolita scenario del Saporium Lounge (Lungarno Benvenuto Cellini 63/R).

E ancora, sabato 8 febbraio, a partire dalle 20, il Teatro del Sale di Firenze si trasforma in un angolo di Romagna anni ’50, quella più autentica, ospitando l’evento“Romagna Segreta” a cura di Enio Ottaviani – Vini e Vigneti. Domenica, Cru Caviar presenterà il primo “Party Box by Cru Caviar”, un’esperienza esclusiva tra caviale italiano e creazioni gastronomiche d’autore, in collaborazione con Luca’s Restaurant presso La Gemma Hotel, il ristorante firmato Paulo Airaudo (ore 18,30).