Dopo Bussia (4 ettari), Terlo-Costa Grimaldi (7 ettari), Cannubi 2,3 ettari e Dogliani (40 ettari) è la volta di Monvigliero: 1,5 ettari già in gestione all’azienda e comprati per un valore di 3 milioni di euro. Quest’ultima acquisizione rientra in un importante progetto di Poderi Luigi Einaudi dedicato al Barolo, un percorso di acquisizioni dei migliori Cru di questo terroir. La volontà dell’azienda è infatti quella di investire nel proprio territorio, portando sul mercato l’eccellenza della produzione.
La cifra stanziata per l’intero progetto è di circa 12 milioni di euro e include anche circa 2 milioni di investimento per l’ampliamento della cantina e l’introduzione di vasche in cemento per la microvinificazione dei Cru del Barolo e l’affinamento del Dolcetto Dogliani.
L’obiettivo è di continuare a elevare la qualità dei vini, perseguendo lo stile aziendale di massima eleganza e legame con il territorio, selezionando e concentrandosi solo sul meglio di ciascun Cru.
Con l’acquisizione di Monvigliero, Poderi Luigi Einaudi punta a raggiungere la quota di 100mila bottiglie di Barolo nel 2020. Il fatturato 2017 si assesta a 2,5 milioni di euro con una previsione di crescita a 4-4,5 milioni nei prossimi anni a seguito dei nuovi investimenti.
Questo ambizioso progetto è mosso in primis dalla passione di Matteo Sardagna Einaudi, nella foto, quarta generazione coinvolta nell’azienda di famiglia, per il suo lavoro e per la sua terra; passione che gli è stata tramandata e che lui sente di dover portare avanti con impegno per passare il testimone a chi arriverà dopo di lui.