Si sono ulteriormente contratte le importazioni vinicole americane che, nel primo semestre dell’anno in corso, hanno fatto registrare una diminuzione del 9,1% (nel primo semestre del 2017 si era avuto invece un incremento del 10,9% rispetto al 2016), secondo quanto reso oggi noto dall’Italian Wine & Food Institute (www.iwfinews.com). Alla contrazione in quantità fa riscontro un incremento del 7,5% in valore, essenzialmente dovuto ad un diffuso aumento dei prezzi ed alle variazioni dei tassi di cambio del Dollaro (nei primi cinque mesi dell’anno si era avuto un aumento del 10,9%). La contrazione è un campanello dall’allarme da non sottovalutare per il presidente dell’IWFI Lucio Caputo, nella foto, viste anche le conseguenti contrazioni nelle esportazioni di tutti i principali paesi esportatori verso il mercato statunitense, fatta eccezione per la Francia che continua invece a far registrare considerevoli incrementi. Ovviamente si è difronte ad un generale calo della domanda di vini importati, in passato trainata dalla notevole domanda di vini italiani.
Nel periodo in esame, l’Italia, che continua a mantenere la sua leadership, anche se con margini ridotti, ha registrato una ulteriore riduzione del 2,2% in quantità e un incremento del 6,4% in valore (nei primi cinque mesi dell’anno si era avuto un aumento del 0,6% in quantità e dell’11,3% in valore).
Sempre secondo la nota dell’IWFI, l’Italia è passata da 1.292.540 ettolitri del primo semestre del 2017, per un valore di $673.659.000, a 1.264.590 ettolitri, per un valore di $716.895.000, del primo semestre dell’anno in corso.
La quota di mercato dei vini importati dall’Italia è risultata pari al 28,2% in quantità e al 31,4% in valore. Il prezzo medio al litro è risultato pari a $5,66 contro i $9,41 dei vini francesi.
Va sottolineato che la riduzione in quantità, pari al 2,2%, può sembrare minima se ci si limita a guardare la percentuale che tuttavia ha provocato una riduzione di ben 3.726.000 bottiglie di vini italiani esportati negli USA nei primi sei mesi dell’anno in corso.
In dettaglio, le importazioni statunitensi, nel primo semestre dell’anno in corso, sono ammontate a 4.483.970 ettolitri, per un valore di $2.280.789.000, contro i 4.933.850 ettolitri, per un valore di $2.121.740.000 del corrispondente semestre dell’anno precedente.
Le importazioni dalla Francia, che punta sull’immagine dei suoi vini di qualità, salita al secondo posto fra i paesi fornitori del mercato USA, sono passate da 648.130 ettolitri, per un valore di $551.644.000, del primo semestre del 2017, a 728.030 ettolitri, per un valore di $685.352.000, del primo semestre dell’anno in corso con un incremento del 12,3% in quantità e del 24,2% in valore.
Le importazioni dall’Australia, scesa al terzo posto fra i paesi fornitori del mercato USA, sono risultate pari a 673.980 ettolitri, per un valore di $145.145.000, contro i 982.230 ettolitri, per un valore di $181.887.000, del corrispondente periodo dell’anno scorso, con una contrazione del 31,4% in quantità e del 20,2 in valore (contro un aumento del 45,5% in quantità e del 3,9% in valore del primo semestre dello scorso anno).
Le importazioni dal Cile, passato al quarto posto fra i paesi fornitori del mercato USA, sono passate dai 690.670 ettolitri, per un valore di $133.123.000 del primo semestre del 2017, a 648,650 ettolitri, per un valore di $124.295.000, del primo semestre dell’anno in corso, con una diminuzione del 6,1% in quantità e del 6,6% in valore.
Sempre positivo, secondo la nota dell’Italian Wine & Food Institute, l’andamento delle esportazioni italiane di spumanti che, trainate dal Moscato, hanno fatto registrare, nel primo semestre dell’anno, un aumento del 16,2% in quantità e del 28% in valore, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, raggiungendo una quota di mercato del 62,4% in quantità e del 41% in valore.
Complessivamente, le esportazioni di spumanti italiani verso il mercato statunitense sono passate da 321.370 ettolitri, per un valore di $164.429.000, del primo semestre del 2017, a 373.280 ettolitri, per un valore di $210.564.000, del primo semestre dell’anno in corso.
In flessione del 9,4% invece le esportazioni italiane di Vermouth con 30.280 ettolitri, per un valore di $21.765.000, esportati nel corso del primo semestre dell’anno in corso. In aumento infine i vini fortificati (+14% di alcool) con un +25,2% e 40.540 ettolitri per un valore di $66.969.000.