Il target price è ancora fissato a 50€ per azioni: su Italian Wine Brands resta alta l’attenzione degli analisti che ancora suggeriscono “buy” dopo la recente acquisizione della società di importazione statunitense Enovation Brands, con sede a Miami, una joint venture fra il primo azionista di IWB – il gruppo scaligero Pizzolo – e Giovanni ed Alberto Pecora. Il titolo viaggia sulla soglia di 40€/azione con una crescita oggi dello 0,25% e con 7.576 azioni scambiate contro le 5.195 della seduta precedente.
Per Italian Wine Brands si tratta della conferma della crescita “binaria” impostata dal management: comprare tanto gli asset produttivi (Giordano e Enoitalia) che quelli commerciali (l’e-commerce Svinando.com, la commerciale svizzera Raphael Dal Bo AG ed ora Enovation USA) con l’obiettivo di consolidarsi al vertice del ristretto club delle cantine provate italiane sopra i 200 milioni di fatturato.
Italian Wine Brands rileverà (non è ancora deciso se direttamente o attraverso una delle sue controllate) l’85% del capitale di Enovation: il 55% già controllato dalla famiglia Pizzolo attraverso la società Norina Srl e il 30% dai due fratelli Pecora che resteranno nel capitale della società di Miami in quote diverse: il 10% va a Giovanni Pecora, il 5 al fratello Alberto.
Nel periodo compreso tra giugno 2020 e giugno 2021, Enovation ha realizzato un fatturato pari a USD 32,2 milioni (con l’82% dei ricavi delle vendite realizzate sul territorio USA e il 18% in Canada) sia sul canale horeca che nella distribuzione organizzata. Nel medesimo periodo, Enovation ha realizzato un Ebitda pari a USD 3,2 milioni, un utile netto contabile pari a USD 3,4 milioni. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2021 era pari a USD 0,1 milioni.
L’equity value concordato tra IWB e i venditori per l’acquisto dell’85% del capitale sociale di Enovation è pari a USD 22 milioni, valutazione cui corrisponde un equity value per il 100% della società pari a USD 25,9 milioni. L’enterprise value, pari a USD 26,0 milioni corrisponde invece a un multiplo valutativo di acquisto EV/Ebitda adjusted buyside pari a 8,1x. Per il finanziamento dell’operazione IWB ricorrerà alle proprie disponibilità liquide senza ricorrere a specifiche e dedicate forme di finanziamento dedicate.
Gli accordi tra IWB e i venditori prevedono inoltre che il pagamento di una porzione pari al 20% del prezzo, pari a 4,4 milioni$, sia condizionato al raggiungimento nel 2022 e nel 2023 di risultati di Ebitda accrescitivi. In caso di un ulteriore andamento positivo nel 2024 ai due fratelli Pecora verrà garantito un earn-out, un ulteriore premio sul prezzo di cessione fissato.
Per il completamento dell’operazione si attende il via libera delle autorità statunitensi e il rinnovo delle licenze federali e statali entro il 30 aprile prossimo.
Attraverso l’integrazione di Enovation, IWB avrà l’accesso diretto sul mercato americano, ossia il principale mercato di sbocco per i vini italiani all’estero (1,8 mld € come valore stimato nel 2021). Tra le immediate sinergie di ricavo generate dall’operazione, Enovation potrà sicuramente giovare della distribuzione ai propri clienti di nuove referenze di vini rossi, realizzati in particolare in Puglia e in Piemonte, dove IWB possiede le proprie cantine di produzione, mentre IWB potrà proporre i prodotti a marchio di Enovation sui mercati internazionali presidiati tramite il proprio network commerciale. Quanto alle sinergie di costo, verranno esplorate possibilità di riduzione dei prezzi di acquisto della materia prima, legate ai maggiori volumi di acquisto realizzati a livello di gruppo.
Per Alessandro Mutinelli, presidente di IWB: «Un nostro prodotto, con un nostro marchio, ovunque: questa è la visione che anima le persone di IWB e che ci ha portato in questi anni ad investire sia nello sviluppo di prodotti e capacità produttiva, sia nella catena distributiva, per presidiare direttamente i mercati principali. In questa direzione vanno gli investimenti e le acquisizioni nella produzione in Piemonte, Puglia (Cantine Giordano) e Veneto (Enoitalia) e nella distribuzione con Svinando, Raphael Dal Bo e ora Enovation Brands. Questa è la seconda acquisizione all’estero di IWB, dopo Raphael Dal Bo nel 2020. Due mercati chiave (USA e Svizzera) per il vino italiano e per IWB, con potenzialità di crescita ancora inespresse. Un grazie a tutte le persone di IWB e ai nuovi partners di Enovation Brands, che hanno condiviso il progetto di aggregazione e di crescita del nostro gruppo, che oggi rappresenta la più grande realtà privata italiana per fatturato».