Una vendemmia che ha richiesto grande attenzione. Si potrebbe sintetizzare così quello che sta accadendo nel 2017 in Italia. In linea con questo andamento anche l’esperienza della famiglia Tommasi, che può vantare un osservatorio importante fatto di sei differenti zone di produzione dal Nord al Sud Italia. L’attenzione particolare che l’enologo Giancarlo Tommasi con lo staff ha posto fin da subito in vigna durante tutto il ciclo vegetativo, ha portato a gestire anche le situazioni un po’ più difficili con tranquillità. Questo ha permesso di portare in cantina uve sane e di qualità, certamente con una resa minore in alcuni casi. «Questa vendemmia in Valpolicella Classica è stata comunque buona – spiega Giancarlo Tommasi, enologo che cura e coordina direttamente le Tenute di famiglia avvalendosi di due consulenti quali Emiliano Falsini, per la Toscana e Fabio Mecca per la Basilicata – Stiamo raccogliendo uve molto sane, con una buona gradazione zuccherina, un’ eccellente maturazione fenolica e bucce molto spesse ideali per l’Appassimento, che per la prima volta avverrà a Ca’ Prunea; una struttura completamente dedicata nel cuore della Valpolicella, dove seguiamo l’appassimento in modo naturale e assistito. Uve sane e buone anche nella zona del Lugana, dove abbiamo circa 25 ettari dedicati alla Turbiana e la raccolta è stata fatta manualmente per selezionare i migliori grappoli. Nonostante la siccità dei mesi estivi, e le piogge di questi giorni, siamo comunque molto soddisfatti della resa».
La siccità ha spinto a raccogliere le uve con un anticipo di quasi 10 giorni rispetto a quanto di norma accade sulle colline dell’Oltrepò pavese a Caseo, la raccolta del Pinot nero si è conclusa da giorni ed abbiamo uve più concentrate, che daranno vini più strutturati con una buona acidità.
«Grazie a due eventi piovosi, ad inizio settembre – dice Emiliano Falsini – il quadro del Sangiovese a Casisano – Montalcino – è cambiato molto in positivo. Le viti sostanzialmente non sono mai andate in forte stress idrico grazie alle lavorazioni del suolo e alla posizione dei vigneti e le piogge dei giorni scorsi hanno permesso al Sangiovese di rallentare la maturazione zuccherina e di accelerare la maturazione delle parti nobili dell’acino cioè della buccia e dei vinaccioli. L’uva ad oggi è perfettamente sana e si presenta molto bella».
Nell’area Maremma Toscana a Poggio al Tufo la raccolta si è svolta i primi di settembre, senza anticipi particolari, la problematica anche in questa zona è stata la siccità, ma grazie agli interventi in vigna ed al terreno ricco di tufo si sono riscontrate poche perdite di prodotto, che è risultato qualitativamente sopra la media. Per quanto riguarda Paternoster nel Vulture la vendemmia inizierà ad ottobre, ma si può già parlare di una resa minore. Secondo Fabio Mecca: «La qualità è elevata grazie anche alle ultime piogge che permetteranno all’Aglianico di raggiungere una corretta maturazione non solo zuccherina, ma anche fenolica. Sicuramente un anno importante questo 2017 suggellato dai 3 bicchieri del Gambero Rosso e dalle 4 viti di AIS entrambi per il Don Anselmo 2013».
La Puglia nonostante la posizione è stata quella che ha dato meno pensieri forse anche grazie alle lavorazioni adottate e all’irrigazione. «Questo – conclude Giancarlo Tommasi – ci ha permesso di portare avanti senza nessun problema la maturazione di Fiano e Primitivo a Surani».