Diminuiscono dell’8% tra il 1° gennaio e il 15 marzo di quest’anno le giacenze in Italia di vino e di prodotti a monte del vino, in particolare i mosti e il vino nuovo in fermentazione. È quanto emerge da un’analisi dei 18.100 registri (detenuti da 15.152 aziende) attivi al 15 marzo 2018, sulla piattaforma informatica del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) e pubblicata sul primo numero della rivista Vite&Vino delle Edizioni L’Informatore Agrario, presentata questa mattina al Vinitaly.
Lo screenshot delle giacenze vede una diminuzione complessiva dei prodotti vitivinicoli, passati da 61.577.857,12 ettolitri al 1 gennaio a 56.837.805,44 hl del 15 marzo. Si riducono anche le giacenze di vino sfuso per il Prosecco, il Valpolicella, il Montepulciano d’Abruzzo, la nuova Dop Delle Venezie, il Prosecco Conegliano Valdobbiadene. “Dall’avvio della tenuta obbligatoria dei registri telematici di cantina sono trascorsi solo 9 mesi – ha spiegato Gianluca Fregolent, direttore dell’Ufficio Icqrf Nord-Est e responsabile del progetto Registri telematici vino –. L’impegno e condivisione del progetto, pur oneroso, permette di mettere a disposizione dell’intera comunità del vino i dati, e questo incremento di trasparenza del settore contribuirà alla valorizzazione del prodotto italiano e alla pianificazione di politiche di tutela e promozione più coerenti con i diversi prodotti. La disponibilità del dato sia ai produttori che al Ministero – ha concluso – farà così da volano anche per l’export dei nostri vini”.
Il Veneto, con i 12.139.822,02 ettolitri detenuti al 15 marzo di quest’anno, si posiziona al vertice della classifica italiana fra le regioni per giacenza di vino, seguito da Emilia-Romagna (6.593.116,07 hl) e Toscana (5.398.114,51 ettolitri). La Puglia, invece, è al primo posto per le giacenze di prodotti a monte del vino (mosti, mostri concentrati, mosti concentrati rettificati, vino nuovo in fermentazione). Gli stock delle cantine pugliesi presentano, infatti, una giacenza pari a 2.139.171,92 ettolitri, davanti all’Emilia-Romagna con 1.623.112,33 hl e al Piemonte con 607.544,80 ettolitri.
Pur sapendo che le uscite delle giacenze non sempre corrispondono a effettive vendite, anche per il fatto che i vini top possono ridurre il loro quantitativi anche per effetto della riclassificazione dei figli stessi, resta il fatto che lo scenario dei primi mesi del 2018 registra un certo dinamismo.