(di Carlo Rossi) Si può fare uno show interamente digitale per la presentazione di un iconico brand della vitivinicoltura italiana in tempi di Covid, coinvolgendo oltre 150 partecipanti tra stampa italiana ed estera? Si può farlo con un progetto che è nato come “facciamo un webinar” per poi rendersi conto che nessuna piattaforma al mondo è in grado di offrire quanto appena descritto? Si può. E, a giudicare dal risultato di qualche giorno fa, direi che da oggi almeno una piattaforma per webinar è in grado di realizzare un progetto così complesso: quella di Primo Round. Allo stesso modo non puoi creare qualcosa di innovativo senza affrontare le difficoltà e i rischi connessi col muoversi in uno spazio che, essendo nuovo, è, per definizione, sconosciuto, poco prevedibile e carico di inside e pericoli.
Con l’inizio del nuovo anno Cantina Valle Isarco ha deciso di non rinunciare ai momenti di incontro e di degustazione. Per questo motivo ha organizzato un Digital tasting che ci ha permesso, comodamente da casa, di immergerci virtualmente tra le bellezze e i sapori della meravigliosa valle Isarco. L’appuntamento del 29 gennaio 2021 con focus sulla degustazione orizzontale dei due vini portabandiera, Kerner e Sylvaner, declinati ognuno in tre versioni dalla linea classica alla linea top di gamma Sabiona, riservato alla stampa di settore italiana e poi estera.
C’erano tutti, da Alessandro Scorsone a Enzo Vizzari a Bruno Vespa. A condurre la degustazione tecnica l’enologo Riccardo Cotarella che già dalla scorsa estate collabora con Cantina Valle Isarco. Insieme a lui Armin Gratl, direttore generale di Cantina Valle Isarco, e Hannes Munter, enologo resident. Perfetta l’organizzazione del tasting, curata dall’Agenzia Vinoalacarte.
Da terreni alluvionali ghiaiosi, ricchi di scheletro, contenenti diorite e fillade quarzifera, escono rese per ettaro bassissime; i contadini si inerpicano dai seicento sino ai quasi mille metri per il Kerner Aristos 2019, dove addirittura le rese per ettaro sono intorno ai 40 q.li/ha. Una dimostrazione di grande qualità e di come anche dai Consorzi possono uscire interessanti suggestioni. Belle le espressioni dei Kerner e Sylvaner 2020, ingentilite dalla attenzione particolare riservata ai rimontaggi e alla fermentazione, vendemmiati a fine settembre 2020, che. Espressioni che hanno beneficiato anche di un complessivo restyling dell’immagine , piu’ moderna e giovane.
“Un risultato positivo – spiega Armin Gratl – che dimostra quanto gli sforzi messi in campo sotto il profilo commerciale e comunicativo paghino. Ovviamente non basta e per questo abbiamo messo in atto operazioni di qualità anche in vigna come dimostra il progetto legato al nome dell’enologo Riccardo Cotarella che ci ha permesso di mettere sul mercato vini che già stanno riscuotendo pareri favorevoli dalla critica e, soprattutto, dai winelover. Un lavoro corale su più fronti che ci sta impegnando quotidianamente. Un lavoro reso possibile grazie a una squadra affiatata su tutti i fronti: dalla vigna alla cantina, dall’amministrazione al commerciale. Per questo il mio ringraziamento va a tutto il personale perché, in un periodo così delicato, solo con professionalità si raggiungono determinati risultati come quelli attuali. Piacciono anche le nuove etichette».
Fondata nel 1961 da 24 famiglie, Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, oggi i soci sono 135 che coltivano 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone (Varna, Bressanone, Funes/Tiso, Velturno, Chiusa, Laion, Castelrotto, Villandro, Barbiano, Fié e Renon).
Ogni anno vengono prodotte 950mila bottiglie che rappresentano14 varietà (10 bianche, 4 rosse), per un totale di 28 etichette dove la punta di diamante è rappresentata dalla selezione Aristos e dalle edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner, appena 3mila bottiglie all’anno per vitigno. Il 98% della produzione di Cantina Valle Isarco è dedicata ai vini bianchi. Il fatturato è di 6 milioni di euro realizzato all’85% in Italia. A guidare Cantina Valle Isarco ci sono il presidente, in carica dal 2010, Peter Baumgartner, e il direttore generale Armin Gratl, che ricopre questo ruolo dal 2013. Negli ultimi 5 anni la cantina ha investito oltre 2 milioni di euro per migliorare la propria struttura e le proprie tecnologie.