(di Bernardo Pasquali). Come dobbiamo leggere i nuovi dati emersi dal report Outlook Valpolicella 2021? Da una parte ci confermano che la Denominazione gode ancora di una complessiva ottima salute, per quel riguarda le ammiraglie Ripasso e Amarone. Purtroppo, però, il fatto che il Valpolicella non raggiunga gli stessi risultati e dimostri addirittura un arretramento all’estero di un -4% è un fattore che deve far riflettere. E’ l’eterna domanda che divide questo territorio: La Valpolicella si identifica di più con un concetto di opulenza oppure dovrebbe ripartire dalla sua espressione più semplice per riguadagnarsi identità e dignità? E il Valpolicella non dovrebbe essere l’ambasciatore principale dei Cru, delle vallate, delle vigne e delle innumerevoli espressioni di un territorio così variegato e complesso?
Attualmente il mercato e i dati che emergono dal report affermano che il pubblico identifica in maniera massiccia la denominazione soprattutto negli Amarone e Ripasso. I primi sono cresciuti nelle vendite del 24% con un boom per il mercato italiano del 39%. Ottima la performance anche sui mercati esteri con un +16%. Il Ripasso, come l’Amarone, fa segnare un +34% di vendite sul mercato italiano e un +5% sui mercati esteri. Cresce molto il mercato interno soprattutto per le piccole aziende. Si sta osservando infatti un timido ma costante cambio di marcia delle piccole realtà giovani che si sono da poco affacciate sul mercato. Il consolidamento del nuovo concetto di vinificazione naturale non lascia scampo nemmeno in Valpolicella e aumenta il suo numero di “adepti”.
I valori raggiunti sono un pò “drogati” dai risultati negativi ottenuti durante il 2020 annus horribilis della pandemia; il trend positivo però è inequivocabile e testimonia il grande appeal che continua ad avere la denominazione veronese. Per l’Amarone i top mercati sono Canada +22%, USA +27%, Svizzera, UK +18% e Germania +17%. Per il Ripasso il Canada domina la domanda estera con il 22% del totale delle vendite a valore seguita da Svezia, UK, Germania + 44%. Bene anche USA +24%, Danimarca +19%.
Stati Uniti, Cina e altri Paesi del Sud-Est Asiatico come Corea del Sud, Vietnam e Thailandia sono i mercati esteri che a detta dei produttori mostreranno le migliori prospettive di crescita per i vini della Valpolicella nei prossimi anni.
Il Presidente del Consorzio della Valpolicella Christian Marchesini, pur definendo i dati molto confortanti afferma: “ Il lavoro però non è finito, soprattutto relativamente alla promozione del nostro vino identitario. Per questo valore, qualità e rilancio del Valpolicella saranno al centro della politica del Consorzio anche per quest’anno”. Un impegno doveroso perchè è proprio dalla base che si può e si deve dare solidità alle fondamenta di questa denominazione.