Massimiliano Cattozzi (nella foto) è il nuovo responsabile della Direzione Agribusiness, il centro di eccellenza del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicato all’agricoltura, che punta a cogliere le enormi potenzialità di uno dei settori produttivi più importanti del Paese valorizzandone ulteriormente il legame con i territori, in coerenza anche con le iniziative previste dal PNRR.
Cattozzi, 46 anni, proviene dalla Divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo dove era responsabile della Direzione Commerciale Corporate and SME. E’ entrato nel Gruppo nel 2001, dopo un’esperienza in KPMG, ricoprendo incarichi di crescente responsabilità in Italia e all’estero, in particolare a Mosca, New York e Londra, incluso diverse società, tra cui Banca IMI e Banca Intesa Zao. Cattozzi sostituisce Renzo Simonato, che ricoprirà altri incarichi all’interno del Gruppo.
Per sostenere lo sviluppo del settore Agroalimentare, Intesa Sanpaolo ha costituito a marzo la Direzione Agribusiness, che si propone come interlocutore privilegiato e qualificato per accompagnarne gli operatori delle filiere agroalimentari e zootecniche italiane in tutte le fasi dello sviluppo, nonché sostenere investimenti finalizzati a promuovere nuovi progetti imprenditoriali, con una particolare attenzione ai criteri della sostenibilità. Con oltre 90.000 clienti, circa 13 miliardi di euro di impieghi, 224 punti operativi di cui 85 filiali e 139 distaccamenti, la Direzione Agribusiness mette a disposizione circa 1.000 professionisti sul territorio, di cui 50 Specialisti Agri dedicati alle filiere agroalimentari e zootecniche italiane.
Tra i prodotti e le iniziative specifiche della Direzione Agribusiness, i finanziamenti per nuovi progetti di impianto agricolo/fattorie/innovazione tecnologica/agricoltura di precisione e sostenibilità, ma anche progetti di filiera che attraverso lo strumento del confirming soddisfano l’esigenza di sostenere i fornitori del capo-filiera. Tra i servizi specializzati, il ‘pegno rotativo non possessorio’ che consente lo smobilizzo del magazzino di prodotti alimentari soggetti a invecchiamento come vino, prosciutto crudo, formaggio stagionato e aceto balsamico. Intesa Sanpaolo ha inoltre destinato plafond dedicati a supportare operatori della filiera agroalimentare colpiti da calamità naturali, ha creato una struttura per lo sviluppo e monitoraggio dei servizi di agritech e di digitalizzazione del mondo agricolo e punta a sviluppare, insieme ad imprese agricole e Consorzi, logiche di crescita sostenibile.