La vendemmia 2017 si è da poco conclusa e i soci di Col Vetoraz, Francesco Miotto, Paolo De Bortoli e Loris Dall’Acqua fanno il punto su un’annata che sarà ricordata come particolarmente complessa.
Una stagione – osservano – caratterizzata da una primavera anticipata che ha conseguentemente portato a un germogliamento anticipato; questa situazione ha determinato dei danni da gelo nei vigneti situati fuori dall’area vocata. Il successivo ritorno alle temperature normali ha ritardato la fioritura e questo ha permesso l’ingresso nel periodo vendemmiale nei tempi normali.
L’andamento stagionale è stato caratterizzato da un susseguirsi di periodi con caldo anomalo a intervalli abbastanza regolari di piovosità, pertanto le piante non sono mai andate in sofferenza idrica manifestando invece una sofferenza da calore. Verso il periodo di vendemmia si è verificato un abbassamento di temperatura seguito da alcune piogge, condizioni che hanno favorito il mantenimento dell’equilibrio acido.
«In questo scenario – spiega l’enologo e socio Loris Dall’Acqua (nella foto) – Col Vetoraz ha saputo selezionare le uve al momento della raccolta valutando con attenzione la provenienza e le giuste destinazioni di ogni parcella e riuscendo infine a garantire comunque un livello qualitativo certo non ottimo ma globalmente molto buono».
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz è ubicata nel punto più elevato della celebre collina del Cartizze, a quasi 400 mt di altitudine. E’ proprio qui che la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite (Prosecco Superiore e Cartizze Superiore). Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, una piccola azienda vitivinicola che ha saputo innovarsi e crescere e raggiungere in appena 20 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore sia in termini quantitativi che qualitativi, con oltre 2.000.000 kg di uva Docg vinificata l’anno da cui viene selezionata la produzione di 1.200.000 di bottiglie vendute. Grande rispetto per la tradizione, estrema cura dei vigneti e una scrupolosa metodologia della filiera produttiva e della produzione delle grandi cuvée hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza e risultati lusinghieri ai più prestigiosi concorsi enologici nazionali ed internazionali.