53 anni nato a Verona, diploma di perito agrario, Gianfranco Gambesi (nella foto a sinistra con Luca Cielo) raccoglie il timone lasciato da Luca Cielo, direttore Generale di Collis Veneto Wine Group. Da sempre vicino al mondo agricolo e alimentare, inizia la sua carriera in Zuegg, nota azienda di produzione di succhi di frutta e confetture, per approdare nel 2001 nel mondo di Casa Zonin, ricoprendo la funzione di Direttore acquisti per l’intero gruppo.
Entra nel 2010 nella neonata Collis Veneto Wine Group, cooperativa di secondo livello con partecipazioni a vario titolo nelle aziende vinicole e vitivinicole Cielo e Terra Spa, Casa Vinicola Sartori Spa e Cantine Riondo Spa.
Per queste aziende crea una centrale di acquisto con l’obiettivo di recuperare efficienza e redditività razionalizzando ed ottimizzando i costi.
Dal 2013 segue la ristrutturazione produttivo/industriale di Cantine Riondo Spa, azienda in forte espansione produttiva controllata al 100% da Collis , che distribuisce prevalentemente in Europa e oltreoceano i vini prodotti con sei diversi brand di proprietà.
Nel Luglio del 2019 lascia l’incarico in Collis per dedicarsi interamente a Cantine Riondo nel ruolo di Vice Direttore Generale, bruciando le tappe per diventarne il Direttore Generale a partire da Aprile 2020.
«Il mio obiettivo: valorizzare il lavoro dei 2.000 soci di Collis Veneto Wine Group con nuovi sbocchi in mercati emergenti e ottimizzare il modello di business con le opportunità offerte al grande mondo della cooperazione”
dichiara il neo Direttore Generale.
“Per tutto il comparto vitivinicolo è un momento di grande incertezza in cui è difficile immaginare il futuro, ma la determinazione e la proattività dell’azienda, cresciuta in poco tempo fino ad arrivare ad un fatturato di 44 milioni di euro – continua il Presidente Tamellini – ci guideranno verso la ripresa e verso nuove opportunità di business.”
Ora la priorità è la gestione dell’emergenza in corso e Cantine Riondo, già prima dell’entrata in vigore del protocollo d’intesa del 14.03.2020 siglato da confindustria e sindacati, ha riorganizzato il lavoro di tutti i dipendenti per garantire la massima sicurezza: smart working quando possibile, utilizzo delle ferie arretrate, spostamenti interni degli uffici, turni di lavoro ragionati, assicurazione contro il rischio del contagio.
“Il futuro non lo stiamo solo immaginando, sono allo studio nuovi progetti per raccontare il grande mondo della cooperazione, il sostegno ai piccoli produttori per disincentivare l’abbandono della terra, l’importanza della filiera, l’efficacia di un’organizzazione commerciale dedicata. Un importante progetto di Brand Identity che rappresenta per Cantina Riondo una nuova pagina in cui scrivere un futuro diverso, più solidale, più sostenibile, più autentico”.