È Nanomnia Srl – startup veneta, lanciata dai ricercatori Bonaconsa, Bovi e Vazzari, provenienti dalle Università di Verona, Padova e Venezia-Cà Foscari rispettivamente – ad aggiudicarsi il premio “Corporate Fast Track” di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, nell’ambito della nona edizione del Premio Gaetano Marzotto.
Nanomnia è un progetto innovativo che, operando nelle bio e nanotecnologie, punta concretamente a ridurre l’impatto della chimica di sintesi in agricoltura attraverso soluzioni avanzate, che fanno della precisione, della non-dispersione e dell’attenzione massima alla sostenibilità ambientale i propri punti di forza.
Ed è proprio la risposta a macro-problemi con nano-soluzioni ad aver conquistato Santa Margherita Gruppo Vinicolo, da sempre attento alla sostenibilità ambientale e da sempre impegnato a raggiungere i massimi risultati qualitativi con i minimi impatti ambientali. In questa stessa direzione va il progetto di Nanomnia: l’incapsulamento organico, biodegradabile e biocompatibile di differenti principi attivi da loro ideato, permette non solo un rilascio mirato, controllato e protetto da un sistema di anti-dilavamento, ma garantisce anche la totale assenza di microplastiche residue nel terreno.
«Si tratta – spiega Ettore Nicoletto, Amministratore Delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – della nuova frontiera della viticoltura di qualità, quella che punta alla massima sostenibilità ambientale, che persegue il benessere della pianta nel rispetto della biodiversità, che vuole azzerare l’utilizzo della chimica nelle fasi di coltivazione e di lavorazione».
La sostenibilità ambientale è una strategia di lungo periodo già avviata da tempo in tutte le tenute che compongono il mosaico enologico di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – diffuso tra le aree enologiche più vocate d’Italia: Veneto Orientale, Conegliano-Valdobbiadene, Trentino-Alto Adige, Lugana, Franciacorta, Chianti Classico, Maremma, Sicilia e Sardegna – e che già porta a risultati molto importanti: ad oggi più del 50% dei vigneti del Gruppo (complessivamente 668 ettari) viene condotto secondo i dettami dell’agricoltura biologica e l’esperienza maturata in questi anni evidenzia, tra le altre cose, come questa pratica consenta alle piante di affrontare i fenomeni correlati al riscaldamento globale con maggiore sicurezza. Ma questa è soltanto una delle strategie messe in campo.
Il Gruppo si impegna anche nella difesa della biodiversità in vigna, nella salvaguardia dei patrimoni boschivi che circondano le tenute e i loro vigneti; nel ripristino e mantenimento del paesaggio; nell’uso accorto dell’acqua dolce per evitarne lo spreco grazie ad impianti innovativi nell’irrigazione di soccorso. (Nella foto Nicolò Marzotto, consigliere di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, premia Marta Bonaconsa, ceo Nanomnia).