Torna nel Regno Unito il titolo di Campione del mondo fra gli spumanti metodo classico Rosé, all’undicesima edizione del Challenge internazionale Euposia, che si è svolto nei giorni scorsi, a Verona nella prestigiosa cornice della cantina Tommasi: il millesimo 2014 di Hattingley Valley ha infatti riportato nell’Hampshire un titolo che nel passato era andato per ben due volte a Camel Valley. Hattingley Valley ha preceduto l’italiano Trentodoc Cesarini Sforza 1673; Champagne Perrier Jouet, Blason Rosé; Pierre Ponelle Cremant Bourgogne Cote d’Or-Beaune ed il sudafricano Krone Cap Classique 2017.
Hattingley Valley è una giovane maison del sud dell’Inghilterra, a metà strada fra Londra e Southampton, fondata nel 2008 da Simon Robinson; la prima vendemmia venduta è stata nel 2013 e dispone di 24 ettari di vigneto affidati all’enologa Emma Rice , laureata al Plumpton College, e per due volte nel 2014 e nel 2016 premiata come miglior winemaker del Regno Unito. La produzione complessiva è di 140mila bottiglie, il 40% delle quali prende stabilmente la via dell’export.
L’undicesima edizione ha assegnato altri due titoli di campione del mondo, entrambi acquisiti da cantine italiane:
miglior SW Rosè da vitigno autoctono è stato appannaggio di Santa Venere, SP1 da uve gaglioppo coltivate a Cirò, in provincia di Crotone;
miglior SW Rosè da agricoltura biologica è stato invece proclamato un altro metodo classico del nostro Sud: Gioi dell’Azienda agricola San Salvatore 1988, ubicata nel Parco Nazionale del Cilento a poca distanza da Paestum.