“Siamo molto soddisfatti dei risultati vendemmiali della campagna 2022. Nonostante l’annata sia stata caratterizzata da fenomeni metereologici estremi, la competenza dei nostri tecnici e l’ottima salute di tutti i nostri vigneti, da nord a sud, ci hanno permesso di ottenere uve di ottima qualità e con volumi maggiori rispetto al 2021. Quest’anno infatti, la grande siccità che ha caratterizzato tutte le fasi vegetative, dall’inverno fino ad arrivare a una delle estati più calde e asciutte di sempre, faceva pensare ad una vendemmia molto difficile e poco generosa. A risollevare il morale, invece, sono arrivate le piogge di agosto che hanno permesso di limitare i danni e, anzi, di concludere la raccolta con buoni volumi e un’ottima qualità delle uve“.
Così Daniele Simoni, nella foto, AD di Schenk Italian Wineries, commenta la vendemmia 2022 del Gruppo. L’azienda, con oltre 55 milioni di bottiglie vendute e un fatturato annuo che sfiora i 130 milioni di euro, è presente in diverse regioni italiane, dal Trentino Alto Adige alla Sicilia, passando per il Piemonte, il Veneto, la Toscana, le Marche, l’Abruzzo, la Puglia e la Sardegna.
“Siamo arrivati alla vendemmia 2022 con grande preoccupazione a causa dei mutamenti climatici che si sono manifestati con decorsi meteorologici incerti e spesso estremi – commenta Egidio Finazzer, direttore acquisti di Schenk Italian Wineries – Le viti, comunque, sono state in grado di resistere e adattarsi alle anomale condizioni climatiche anche grazie alle operazioni colturali e alle tecniche di lavorazione e di conduzione dei vigneti. Da qui, le previsioni sulla qualità dei vini, anche per la scarsa incidenza di patogeni e quindi di trattamenti sull’uva, sono davvero ottime.
Nello specifico, la qualità dell’uva Primitivo (Biologica) delle Tenute Masso Antico di Cellino San Marco (BR) risulta eccellente in termini analitici e olfattivi, grazie anche alla possibilità di irrigare nei periodi più delicati e stressanti per la pianta. Lo stesso vale per i vigneti Bacio della Luna (Vidor, TV), con un + 10% di uve raccolte rispetto al 2021 e un perfetto bilanciamento nei valori di grado Babo, pH e quadro acido, che fanno sperare in un superbo livello qualitativo.
Nella cantina Lunadoro di Valiano di Montepulciano (SI), invece, abbiamo terminato la vendemmia giovedì scorso con un 30% in più di uve raccolte e riscontri analitici che evidenziano gradazioni potenziali medio-alte e tenori polifenolici dell’uva Sangiovese tali da presumere l’eccellenza per i vini da invecchiamento com’è il Vino Nobile di Montepulciano”.