(di Carlo Rossi). Da Mendoza, Argentina, una delle Wine capitals mondiali piu’ trendy, arriva direttamente per una degustazione da una delle piu’ prestigiose enoteche di Buenos Aires De Barricas nel Barrio di Palermo in compagnia di Rodrigo Garcia. Annata speciale degustata il 2009.
Da diversi secoli si hanno notizie sporadiche dell’attività vitivinicola dei Rosell e dei Boher in Catalogna. Nel 1897, il matrimonio formato da Don Pedro Rosell e Mir e Doña Rita Boher e Carabassa, strettamente legati all’industria del vino, emigrò a Mendoza, lasciandosi alle spalle San Salvador del Toló.
Encarnación Rosell Boher, figlia di questo matrimonio nacque nel 1882 in Spagna e nel 1899 sposò Bernardo Martínez. Entrambi nel 1900 fondarono lo stabilimento vinicolo che oggi occupa Cavas Rosell Boher. Di questo ramo della famiglia è l’erede diretto Alejandro Martinez.
La curiosità guidò Rosell Boher verso la ricerca e la sperimentazione. Insieme ad un altro grande maestro dell’enologia – Cazenave – inventarono e progettarono strumenti e dispositivi che poi utilizzarono in questo settore. Don Bernardo Martínez, dal canto suo, ha sostenuto con successo questa impresa vitivinicola, lasciando l’eredità della sua esperienza ai figli. Solo il metodo tradizionale, lento e a basse temperature, offre il bouquet, le bollicine fini e la durevolezza che rendono lo spumante Rosell Boher un’espressione unica. I diversi vini base ottenuti da ciascuno dei vari cloni permettono una raffinata selezione successiva, al fine di raggiungere la complessità ricercata nel taglio finale o “Cuvée”.
Dalla azienda agricola situata a Los Trees, in località Tupungato, a 1300 metri sul livello del mare, si ottengono un’altra delle cifre delll’azienda: uve dai profumi fruttati, freschezza e acidità. Nello specifico per le schiumatrici l’azienda utilizza sette cloni di Chardonnay e quattro di Pinot Nero di oltre 10 anni, coltivati in una zona fredda e a lenta maturazione. La produzione di questi vitigni è limitata dalla potatura e dall’irrigazione.
La degustazione
Sorprendentemente agile dopo la bellezza di 15 anni. Pero’ prima è opportuna una decantazione di mezzoretta circa affinchè il vino possa aprirsi ed esprimersi al meglio. Colore ovviamente ambrato, ma ancora percepibili nettamente note fresche e acidità nonché belle bollicine finissime. Un grande vino dunque, ma da saper affrontare con le giuste preoccupazioni e con il bicchiere corretto. La fermentazione dei vini base avviene in malolattica per 30 giorni e botti di rovere francese. La seconda fermentazione o presa di spuma dopo 55 giorni.
L’affinamento sui lieviti è di 40 mesi. Un vino senza tempo. In italia distribuisce World of Flavour di Guido Favero. La cantina produce esclusivamente spumanti metodo classico (champenoise), avvalendosi di processi lenti e basse temperatura al fine di ottenere un delicato bouquet, bollicine fini e durature, con un livello di espressione unico. Trattandosi di partite limitate ogni etichetta riporta il numero della bottiglia. Spumante intenso, avvolgente e corposo, dal sapore rinfrescante acidità e sapori lattici complessi. Dà un lungo affinamento sulle fecce di lievito, note di maturità di frutta matura, pane tostato e brioche. Prezzo elevato.